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ESTATE: riposo e lavoro, con amore!

E’ entrato giugno, e l’estate comincia… vacanze per molti, studenti e lavoratori, spiaggia, mare, pallone calore rilassante… ma non per tu...

E’ entrato giugno, e l’estate comincia… vacanze per molti, studenti e lavoratori, spiaggia, mare, pallone calore rilassante… ma non per tutti!
Alcuni di noi associano estate a sofferenza, per il caldo impossibile e agognano il freddo invernale. Altri associano estate a lavoro, molto lavoro che, anche se fonte economica, non è certo la vacanza che faranno a fine settembre od ottobre quando poi l’attività estiva chiude.
Quello che è sicuro e che ogni cambio di attività ci permette un diversivo ed una riflessione, ogni passaggio stagionale è necessario e può essere apprezzato. La Filosofia naturale ci impone di guardarci dentro, di evitare fughe e “vacanze per forza” o lavoro indefesso, per evitare di oscillare tra opposti ridicoli: fuggire dall’impegno con la vita e fare dell’estate l’unica stagione di divertimento, o odiare l’estate e la vacanza come inutile perdita di tempo.

Riprendo alcune riflessioni di Delia Steinberg Guzman contenute nel libro “Filosofia per Vivere” che dà il nome a questa rubrica: “ci stancano le cose che non ci interessano o le cose cui non sappiamo interessarci, stanca la noiosa meccanicità che non permette la partecipazione della coscienza.
Ci fa riposare l’interesse per ciò che facciamo, il guardare le cose con occhi nuovi e la voglia di imparare da tutto ciò che ci circonda e da tutto quanto accade nel nostro mondo, l’essere sempre noi stessi ed essere presenti con l’anima in tutto ciò che ci riguarda. Riempirsi di aria limpida, guardare il cielo e perdersi in esso, veder danzare il fuoco o scorrere l’acqua, accarezzare le foglie di una pianta o giocare con un animaletto domestico; conversare con chi amiamo o leggere le opere di coloro che ammiriamo; condividere un pranzo, una passeggiata o una tazza di caffè; sapere che siamo eterni e che abbiamo tutto il tempo necessario per fare le cose, da quelle più piccole a quelle più grandi. Riposare è dopotutto, non stancarsi inutilmente, e non dare spazio a quelle cose che non meritano la nostra stanchezza”.

Certa che la prof.ssa Guzman sia stata più chiara di me, auguro a tutti noi un riposo attivo ed un lavoro riposante ora e nel prossimo autunno/ inverno perché la vita è “una 4stagioni”: capricciosa, piccante, dolce e vegana, per tutti i gusti, basta che si vive e non si fugge!  E perché non sia mai una “pizza” noiosa, che si accompagni con una spumosa  birra! D’altro canto uno dei dialoghi più famosi sul pianeta è proprio il Simposio, in cui un Socrate/Platone passa la notte brindando all’Amore!
Maria Sole Pomara  - Direttrice Nuova Acropoli

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