Belle Vere
filosofia per vivere
AFRODITE: AMORE e BELLEZZA
16:55
È più fiorita dei prati,
più bella delle conchiglie lavate dal mare,
più fresca del ghiaccio,
più dolce delle piume di un cigno,
più violenta di un torrente,
più viva del fuoco… Ovidio
La mitologia greca ci narra che un tempo il Dio Urano era il Signore dell’Universo, ma quello era un tempo fuori dal Tempo, un tempo eterno, non esistevano le ore ed i minuti. Urano il Cielo stellato con Gea la Terra, unendosi, generano i Titani, fra questi nasce anche Cronos, il Tempo computabile, che decide di mettere fine all’era del Padre Urano. Allora entrammo nel Tempo.
Ma cosa capitò? Il mito dice che, con un colpo di falce, Crono castrò suo padre. Il seme di Urano si versò nell’Oceano primordiale, si mischiò con la spuma delle onde. E quando si fece giorno, Afrodite, radiante e nuda, illuminò il Cielo, la Terra e il Mare.
Afrodite, che in greco vuol dire spuma del mare, è la dea della bellezza perfetta e dell’armonia, è anche la dea dell’amore, la forza che avvicina gli esseri ed unisce i sessi, sotto l’impulso irresistibile del desiderio. La bellezza è il suo mezzo principale: il suo corpo è splendente, i suoi lineamenti, il suo profumo e il suo sorriso, un incanto…
Ma la sua origine è celeste, è l’incarnazione di Urano in terra, e quindi è anche mezzo per comprendere il cielo stellato e gli archetipi che esso contiene. Da qui la figura angelicata della Donna in Dante, Petrarca e nei Fedeli d’Amore. In tal senso Platone e Plotino ci parlano di due Veneri.
Venere Urania o celeste che anela il ritorno a suo padre. È’ la forza dell’anima che vuole unirsi con l’eternità, fuori dal tempo e dallo spazio, per incontrare l’unità originaria e raggiungere il mistero dell’immortalità.
Forse Amore A-Mors, Non-Morte, non è questo?
Platone dice che la Bellezza che genera Amore ci permette di risvegliare fluidi che fanno crescere le piume delle ali dell’Anima ed iniziamo a volare.
Tutti lo abbiamo provato una volta. Venera Urania quindi ispira i filosofi, gli scienziati, gli artisti, i mistici e tutti gli idealisti e permette creazione di idee e di scoperte. Poi c’è anche la Venere Pandemos o terrestre che incita alla fecondazione, che permette il fluire della vita, ed il movimento continuo ed entusiasta. E’ sempre creazione e grazie ad essa anche esistiamo, ridiamo e ci danniamo.
Tutti l’abbiamo conosciuta, e più volte.
Se vivi vicino al mare, quando guardi le onde, ricorda che quella spuma è la forza di Urano che diede vita alla dea dell’Amore, nessuno può essergli indifferente, sarebbe la morte.
Tutti abbiamo quel cielo stellato nel cuore.
(Maria Sole Pomara – Direttrice Nuova Acropoli Ladispoli)
più bella delle conchiglie lavate dal mare,
più fresca del ghiaccio,
più dolce delle piume di un cigno,
più violenta di un torrente,
più viva del fuoco… Ovidio
La mitologia greca ci narra che un tempo il Dio Urano era il Signore dell’Universo, ma quello era un tempo fuori dal Tempo, un tempo eterno, non esistevano le ore ed i minuti. Urano il Cielo stellato con Gea la Terra, unendosi, generano i Titani, fra questi nasce anche Cronos, il Tempo computabile, che decide di mettere fine all’era del Padre Urano. Allora entrammo nel Tempo.
Ma cosa capitò? Il mito dice che, con un colpo di falce, Crono castrò suo padre. Il seme di Urano si versò nell’Oceano primordiale, si mischiò con la spuma delle onde. E quando si fece giorno, Afrodite, radiante e nuda, illuminò il Cielo, la Terra e il Mare.
Afrodite, che in greco vuol dire spuma del mare, è la dea della bellezza perfetta e dell’armonia, è anche la dea dell’amore, la forza che avvicina gli esseri ed unisce i sessi, sotto l’impulso irresistibile del desiderio. La bellezza è il suo mezzo principale: il suo corpo è splendente, i suoi lineamenti, il suo profumo e il suo sorriso, un incanto…
Ma la sua origine è celeste, è l’incarnazione di Urano in terra, e quindi è anche mezzo per comprendere il cielo stellato e gli archetipi che esso contiene. Da qui la figura angelicata della Donna in Dante, Petrarca e nei Fedeli d’Amore. In tal senso Platone e Plotino ci parlano di due Veneri.
Venere Urania o celeste che anela il ritorno a suo padre. È’ la forza dell’anima che vuole unirsi con l’eternità, fuori dal tempo e dallo spazio, per incontrare l’unità originaria e raggiungere il mistero dell’immortalità.
Forse Amore A-Mors, Non-Morte, non è questo?
Platone dice che la Bellezza che genera Amore ci permette di risvegliare fluidi che fanno crescere le piume delle ali dell’Anima ed iniziamo a volare.
Tutti lo abbiamo provato una volta. Venera Urania quindi ispira i filosofi, gli scienziati, gli artisti, i mistici e tutti gli idealisti e permette creazione di idee e di scoperte. Poi c’è anche la Venere Pandemos o terrestre che incita alla fecondazione, che permette il fluire della vita, ed il movimento continuo ed entusiasta. E’ sempre creazione e grazie ad essa anche esistiamo, ridiamo e ci danniamo.
Tutti l’abbiamo conosciuta, e più volte.
Se vivi vicino al mare, quando guardi le onde, ricorda che quella spuma è la forza di Urano che diede vita alla dea dell’Amore, nessuno può essergli indifferente, sarebbe la morte.
Tutti abbiamo quel cielo stellato nel cuore.
(Maria Sole Pomara – Direttrice Nuova Acropoli Ladispoli)
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