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Gabriella Labate Riefoli: l'amore è più forte delle sofferenze.

Questo mese vogliamo parlarvi dell'opera emozionante di Gabriella Labate Riefoli. Già, perchè la famosa showgirl del Bagaglino, ogg...


Questo mese vogliamo parlarvi dell'opera emozionante di Gabriella Labate Riefoli. Già, perchè la famosa showgirl del Bagaglino, oggi attrice e autrice, moglie di un'icona del pop italiano, Raf, e madre di Bianca e Samuele, ha pubblicato il suo primo romanzo: "La gonna bruciata", edito da Historica.
Lettrice accanita, ha raccontato che ha iniziato a scrivere per caso i suoi pensieri su bigliettini di carta lasciati in giro per casa durante un episodio triste della sua vita. Quei bigliettini messi insieme dal marito sono diventati il testo di una canzone. "Alla fine ho firmato un pezzo di mio marito senza saperlo che è 'Metamorfosi". Una collaborazione continuata con altri testi, ma l'idea di un libro è arrivata dopo. Gabriella ne aveva quasi finito un altro, una storia divertente su quattro donne e un uomo, ma non aveva mai pensato di pubblicarlo. La scrittura per lei è un hobby. "Mi diverte molto è come se evadessi dalla realtà, perché mi immedesimo nel personaggio di cui scrivo e mi piace moltissimo". Ma il suo primo romanzo è un diario, scritto in prima persona, la parabola di una bambina fino all'età adulta, messa a dura prova dalla vita e con un padre violento, ma con un grande amore. L'idea le è venuta mentre era a Miami, ascoltando la notizia di una bambina abusata e di sua madre. Da lì ha pensato: "Di voler scrivere questa mia sofferenza, di fare come un mosaico e costruirlo addosso a una persona". Così è nata Sara. Non c'è nulla di autobiografico. La bambina con i capelli rossi della copertina è un ritratto fatto da sua figlia. "Quello è uno dei ritratti che giravano per casa da anni e ogni volta che ci passavano davanti i suoi occhioni mi colpivano. È nata prima lei e mi ha detto sono io Sara, scrivi su di me!". Una storia di violenza sulle donne, un tema purtroppo ancora molto attuale. "A volte le donne tendono a giustificare come amore anche alcune violenze a cui sono sottoposte, a giustificare l'uomo, violenze fisiche ed emotive. Io vorrei solo mandare un messaggio: quello del libro è l'esempio tipico di ciò che accadeva, ora le donne reagiscono un po' di più. Ma il femminicidio è diventata un'attualità che sembra quasi normalità, invece non lo è e io non lo accetto e non lo accetterò mai". "Non può essere amore una persona che ti fa soffrire".
Passione e desiderio di rivalsa animano la trama di questo suo primo romanzo: Sara nasce a Roma, da una famiglia umile, un’infanzia e un’adolescenza (non facili) vissute accanto a una madre premurosa e a un padre violento (a suo modo). L’incontro, all’età di 10 anni, con il coetaneo Miki - che nasconde un intimo segreto - segna il punto di svolta: “Miki era l’entità perfetta dell’amore, fatto di carne e cuore, nella sua imperfezione”. Gli ostacoli della vita mettono a dura prova la protagonista, ma non le impediranno di raggiungere la serenità appagante della piena coscienza di sé e di cercare l’Amore: un ideale più forte delle ingiustizie, delle sofferenze, anche più della vita stessa: “Perché ora so - si legge - che gli eventi, il destino, non puoi controllarli e ogni attimo è sempre quello giusto per dire e dare amore”.
In questo diario di vita dedicato all'amore la prosa è diretta, volutamente priva di un linguaggio altisonante: si passa da un diario-parlato asciutto e provocatorio di una Sara bambina, tipico di un’adolescente, a uno stile più cauto e riflessivo di una Sara donna, adulta.
Gabriella è alla sua prima prova narrativa, ma gli ingredienti per la riuscita della ricetta ci sono tutti! Azzurra Patriarca


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