filosofia per vivere
Metodo rapido per ridurre la Superbia
20:55
La rubrica ”Filosofia per Vivere” curata dall’Associazione Nuova Acropoli è occasione di riflessioni pratiche per vivere meglio e per ridere un po’: antidoto valido contro diversi veleni ed intossicazioni sottili. Non possiamo quindi non riportare un semplice consiglio per ridurre quella infermità che colpisce facilmente governanti, capi, funzionari, ma anche portieri, autisti, sarte, cuochi e tutti coloro che si trovano tentati da una certa dose di potere: la malattia della SUPERBIA.
“Recarsi in una zona agricola (nel nostro territorio ne abbiamo tante), scegliere un campo ed aspettare che si faccia buio. Raggiungere il centro del campo, camminando con tutta autorità, fino a posizionarsi al centro del territorio prescelto, nella più assoluta solitudine.
A quel punto alzare la testa verso il cielo e guardare le stelle. Visti dallo spazio dovremmo sembrare una specie di microorganismo su una pallone. Immaginare che quel pallone, la nostra Terra, non è che un piccolissimo pianeta che gira attorno al Sole, che è una piccola stella tra le milioni che formano la nostra galassia. Ricordarsi anche che la nostra è una delle milioni di galassie che si muovono nello spazio. Dopo aver visualizzato tutto questo mettersi in posizione di sfida, con le mani alla cintura o come ci si sente più autorevoli e, con tutta al propria forza gridare ad alta voce “Io ho il potereeeee!!” Aspettare qualche secondo per vedere il risultato. Se si intravedessero delle stelle muoversi, non preoccuparsi: è Dio che non ce l’ha fatta ed è scoppiato a ridere.”
I Filosofi-Saggi di oriente ed occidente erano astronomi: conoscere e tenere a mente le leggi del macrocosmo e le sue dimensioni è utile.
Da questa conoscenza che è scienza, deriva l’etica filosofica. Sì! Possiamo sentirci parte di questa meraviglioso cosmo, possiamo essere parte di questa potente magia. Il resto è polvere.
(Maria Sole Pomara – Direttrice Nuova Acropoli Ladispoli)
“Recarsi in una zona agricola (nel nostro territorio ne abbiamo tante), scegliere un campo ed aspettare che si faccia buio. Raggiungere il centro del campo, camminando con tutta autorità, fino a posizionarsi al centro del territorio prescelto, nella più assoluta solitudine.
A quel punto alzare la testa verso il cielo e guardare le stelle. Visti dallo spazio dovremmo sembrare una specie di microorganismo su una pallone. Immaginare che quel pallone, la nostra Terra, non è che un piccolissimo pianeta che gira attorno al Sole, che è una piccola stella tra le milioni che formano la nostra galassia. Ricordarsi anche che la nostra è una delle milioni di galassie che si muovono nello spazio. Dopo aver visualizzato tutto questo mettersi in posizione di sfida, con le mani alla cintura o come ci si sente più autorevoli e, con tutta al propria forza gridare ad alta voce “Io ho il potereeeee!!” Aspettare qualche secondo per vedere il risultato. Se si intravedessero delle stelle muoversi, non preoccuparsi: è Dio che non ce l’ha fatta ed è scoppiato a ridere.”
I Filosofi-Saggi di oriente ed occidente erano astronomi: conoscere e tenere a mente le leggi del macrocosmo e le sue dimensioni è utile.
Da questa conoscenza che è scienza, deriva l’etica filosofica. Sì! Possiamo sentirci parte di questa meraviglioso cosmo, possiamo essere parte di questa potente magia. Il resto è polvere.
(Maria Sole Pomara – Direttrice Nuova Acropoli Ladispoli)
0 commenti