Considerazioni sciolte sul rapporto con la Natura
10:49La NATURA: ritorno all’Origine….
L’uomo moderno paragona il termine “NATURA” solo all’ambiente che lo circonda; ma non è solo questo … perché in realtà la vera natura è quella dentro di noi, “che fa parte di noi”.
La Natura di cui parlo è rappresentata dai valori e dalle tradizioni che ci portiamo dentro sin dall’antichità, perché senza di questi saremmo vuoti, ma soprattutto privi di vita.
Oggi questi valori si stanno sempre più perdendo e, come in un gioco di specchi, trasmettiamo tale mancanza al di fuori, trascurando l’ambiente. Allora è l’Inquinamento, che ha la sua radice dentro, un inquinamento spirituale e psicologico che genera la sporcizia fisica che poi ci circonda.
Nel consumismo attuale, la natura viene vissuta come una realtà che sta fuori di noi, di cui ci serviamo per nutrirci, vestirci, costruire case, macchine e così via, di cui ci consideriamo padroni sfruttandone i materiali e l’energia senza rendersi conto delle conseguenze, … o la Natura è quella in cui andiamo semplicemente in vacanza per allontanarci dallo stress della città!
Mentre nell’antichità l’uomo aveva una specie di affinità con essa e con l’ambiente in cui viveva e celebrava nella terra l’origine della sua stessa vita.
(Valentina Zazza - studentessa e volontaria Nuova Acropoli)
“Vivere secondo Natura”
“Vivere secondo Natura” consigliava Zenone di Cizio, fondatore dello Stoicismo, nel 3° sec. a.C. . Ma che voleva dire? A quel tempo non esistevano asfalto, smog e tecnologia inquinanti, il suggerimento di Zenone non era certo quello di “vivere nel verde, mangiare bio ed usare il lumino ad olio”, questo già lo facevano gli antichi Greci! Però per Zenone non era sufficiente, e non lo è neanche oggi, aldilà di quanto il business ecologista ci voglia far credere! Tornare alla Natura per il filosofo stoico era tornare ad essere autentico, semplice, pulito, senza maschere.
Zenone questo lo imparò dai Socratici e dal suo maestro Cratete. Un giorno Cratete gli mise in mano una pentola di terracotta, chiedendogli di attraversare la piazza; il ventenne Zenone, che ancora era in formazione, si rifiutò, rispondendo che era un lavoro “da schiavi”, il Maestro allora gli fracassò la pentola tra le mani e tutte le lenticchie gli imbrattarono la toga!
In quella ed altre occasioni, Zenone imparò a pulirsi di tanti pregiudizi, ad essere libero veramente, e dopo 20 anni di formazione, fondò un movimento tanto famoso che ancora oggi, come elogio, si dice: “E’ uno stoico!”, per dire forte, resistente, fermo come una roccia nel mare in tempesta. I libri di Zenone sono andati persi, ma abbiamo testi di altri stoici: Seneca, Marco Aurelio ed Epitteto, che promossero una cultura cosmopolita, scevra da classismi e dal timore dell’opinione altrui.
Consiglia Epitteto nel suo manuale “Quando ti vengono a dire che qualcuno parla male di te non cercare di difenderti, ma rispondi “Senz’altro costui ignora gli altri miei difetti, altrimenti non avrebbe parlato solo di questi”
“Vivere secondo Natura” è vivere con serenità, profondità, sacralità, vivere ricercando saggezza.
(Maria Sole Pomara – Direttrice Nuova Acropoli Ladispoli)
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