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Roma: La moda A/I 16-17 secondo l’Haute Couture

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AltaRomAltaModa è tornata ad animare la capitale con una imperdibile selezione di eventi tra sfilate, inaugurazioni, mostre e happening. Lo scopo è quello di legare con un fil rouge tradizione e generazione Millennial: competenze e abilità antiche s’innescano in prospettive inedite dove spiccano creatività, freschezza e innovazione, pur mantenendo saldo il legame con la tradizione. Tra i dodici finalisti della XII edizione di “Who Is On Next?”, progetto di fashion scouting nato dalla collaborazione tra Altaroma e Vogue Italia, per la sezione pret-à-porter donna Brognano si è aggiudicato il primo premio grazie alla sua capacità di “interpretare lo spirito del momento con colori e sovrapposizioni” e Miahatami il secondo, merito del “senso del colore e la decisione di utilizzare alcuni dettagli della cultura persiana”; mentre per gli accessori ha vinto il brand Pugnetti Parma, selezionato per la sua decisione di valorizzare le eccellenze artigianali e locali.
E Roma si conferma come trampolino di lancio anche a livello internazionale con la presentazione di “Portugal Fashion”, sfilata collettiva di tre designer portoghesi: sulla passerella di Daniela Barros proposte androgine in nero e blu e avion che addolciscono tessuti maschili come il gessato con tagli sbiechi e giochi di sovrapposizioni; Alexandra Oliveira per Pé de Chumbo ha fatto della maglieria il tema della sua collezione; Susana Bettencourt ha voluto fantasie multicolor dal sapore etnico per i capi in lana tricot e pizzo lavorati arricchiti da frange.



A testimonianza del rinnovato interesse per la couture e della tradizione rivista in chiave contemporanea dai nuovi talenti, debutta a Roma, Hussein Bazaza, vincitore della special edition “Who Is On Next? Dubai”: il designer si lascia ispirare dalla storia di una giovane alchimista che scopre la formula dell’elisir di lunga vita considerandolo la fonte della sua felicità, così “Sophia The Alchemist” diventa “Sophia The Goddess” e indossa una couture fatta di ricami di simboli, stelle, farfalle, unicorni ed elementi della natura. Ma anche Arnoldo][Battois viene dall’incubatore Altaroma: questa collezione celebra il dinamismo, il nuovo, fatto di accattivanti dicotomie; suggestive visioni in cui fantasie animalier si alternano a intarsi di vetrate gotiche, motivi floreali dal twist orientale si sovrappongono a grafiche geometrie sporty-chic con un tocco di lurex o raso lucente. E ancora dal passato di “Who Is On Next” Esme Vie di Julia Voitenko ha proposto capi equilibrati nelle proporzioni, ricercati nei materiali, innovativi e sofisticati nelle lavorazioni; una nuova sobrietà dal cuore glamour nei toni pastello per visioni originali, a metà strada tra sogno e realtà, per abiti delicati come un refolo di vento ma caratterizzati dalle lavorazioni di alta moda fuori dal tempo. Elementi classici, molto femminili, con tratti romantici che prendono forma grazie a tecniche d’avanguardia di sovrapposizioni e decori caratterizzano la collezione Zefiro di una leggerezza tutta botticelliana.



Altre stelle dal firmamento delle nuove promesse: Alexander Flagella per Greta Boldini con “Nativa” ha raccontato il viaggio dell’anima nella cultura degli Indiani d’America: la sua donna squaw è caratterizzata da silhouette suadenti, per un effetto sottoveste combinata a capispalla over e a top scollati dietro; nastri che garantiscono un effetto optical, frange, piume e plissé incontrano ricami 3D di paiellettes madreperlate e bacchette di vetro. Quattromani si lascia ispirare da una storia d’amore e passione: la “via della paglia” è la scia che l’incontro di due innamorati lascia sui campi. Ma è anche il termine sardo per indicare la “via Lattea”, così che l’infinita meraviglia del cielo stellato si fa testimone della strada percorsa per amore e la proietta nel firmamento. Bagnati di brezza estiva e intrisi di sensuali profumi, prendono vita long dress e cocktail dress leggeri e delicati, veri e propri inni al panteismo naturalistico, omaggio cromatico ai campi tinti di biondo, al rosso dei papaveri, fino alle infinite sfumature di blu del cielo stellato.



E alcuni designer hanno deciso di tornare a Roma, tra cui l’olandese Addy van den Krommenacker ha lanciato una collezione speciale ispirata alle tele del pittore Bosch, tra tutti “Il giardino delle delizie”; e proprio come il trittico, anche negli abiti spesso coesistono tre elementi: il verde della ‘foresta’ rappresenta la aprte naturale della donna, il blu “heaven” simboleggiare la donna romantica e il bianco sta per la base essenziale della donna. Rani Zahkem, appassionato di gioielli e di gemme, ha siglato il suo triotnro nella citàà eterna con una collezione che, grazie a sapienti ricami e lavorazioni, ricostruisce il fascino delle pietre preziose e dei gioielli della corte Imperiale Russa e quella dei Maharaja Indiani della fine dell'Ottocento.



Grandi assenti Sarli, Curiel e Gattinoni. Conferma il suo amore per la tradizione invece Renato Balestra: “sono rimasto solo ad Altaroma, unica sartoria storica che sfila in calendario. Non che non apprezzi i giovani, anzi sono pronto a sostenerli, ma non amo la sperimentazione, lo stravolgimento delle regole dell'alta moda. Perché la haute couture ha le sue regole e vanno rispettate. Vai dai francesi a sperimentare, da Balenciaga o da Christian Dior. La tradizione dell'alta sartoria non si tocca, non si deve toccare". Il maestro ha presentato la sua collezione “Blu amore mio” dedicata ai vari toni del blu, declinato nelle sue numerose nuances che vanno dal profondo blu notte, allo scuro inchiostro, dall’azzurro al pallido ghiaccio, ma su tutti regna il Blu Balestra. Azzurra Patriarca


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