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Letture del Mese

Verrà il vento e ti parlerà di me di Francesca Barra Garzanti Editore 2015 Teresa è solo una bambina, ma sa già cosa vuole e lo grida a ...

Verrà il vento e ti parlerà di me
di Francesca Barra Garzanti Editore 2015
Teresa è solo una bambina, ma sa già cosa vuole e lo grida a pieni polmoni: ”Io non me ne voglio andare”. Per nessuna ragione vuole lasciare quella terra di cui conosce ogni scorcio, ogni odore, ogni sapore: la Basilicata. Ama tutto di quella regione, la magia dei sassi di Matera che l'hanno vista nascere e il calore della costa che l'ha accolta anni dopo. Lì sogna di costruire la sua famiglia, il suo futuro. Invece, Caterina sua nipote, non vede l'ora di andare via. Di lasciare il paesino in cui è cresciuta, in cui le tradizioni regnano immutate. Vuole sapere cosa significhi sentirsi straniera, persa in una grande città. Vuole staccarsi dalla sua famiglia che adora, ma che nello stesso tempo è come un grande albero in cui i singoli rami perdono la loro identità. Quella famiglia di cui sua nonna Teresa è il perno centrale intorno a cui ruota tutto. Così quando si trasferisce a Roma per studiare all'università la cosa più importante che porta con sé è l'agenda in cui la nonna le ha dettato le sue ricette. In un'estate che la ragazza non dimenticherà mai, le ha insegnato a cucinare mentre i ricordi riaffioravano preziosi: la sua infanzia, il suo amore per Don Mimì, il suo dono segreto di prevedere il futuro, l'attaccamento alla sua terra e alla sua casa. E Caterina inizia a guardare la sua vita con occhi nuovi. Francesca Barra è una scrittrice, giornalista, conduttrice televisiva e radiofonica. Una storia profonda che parla di una terra, di cui l'autrice è originaria, ricca di fascino, mistero e tradizioni. Una storia in cui il passato ha il sapore delle cose preziose il cui valore non sfiorisce mai. Una storia in cui la cucina è aggregazione, è insegnamento è vita.


Momenti di trascurabile infelicità
di Francesco Piccolo - Einaudi Editore 2015
Come potrebbe trascorrere una giornata piena di piccoli imprevisti? Riuscireste a ridere di quei contrattempi? Francesco Piccolo in Momenti di trascurabile infelicità compone una divertente enciclopedia dei momenti di tristezza di cui, volente o nolente, è fatta la nostra vita, ridere dei contrattempi, degli incidenti, degli acciacchi momentanei, sempre se di entità trascurabile, è davvero un toccasana per la salute e il più delle volte scatena delle risate davvero esilaranti. Ridere dei momenti di tristezza può essere un controsenso di quelli che possono cambiarti la giornata. Eppure, a saperli prendere, i contrattempi, gli accidenti, i lancinanti dolori momentanei, spesso risultano assolutamente esilaranti. Purché siano di entità trascurabile e vissuti con allegria, appartengono di diritto alla gioia di vivere. Che si tratti di condividere l'ombrello con qualcuno, strappandoselo di mano per gentilezza fino a ritrovarsi entrambi bagnati fradici. O di ammettere che non ci ricordiamo più niente di quello che abbiamo imparato a scuola, che le recite dei bambini sono una noia mortale, e che non amiamo i nostri figli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Il mondo è terribile. Però quando leggi Francesco Piccolo ti sembra più lieve, pieno di godimenti nascosti. La forza di Piccolo è che sa vedere, e sa far vedere, il lato esaltante di ogni piccolo istante che viviamo. Noi abbiamo questa idea del tempo che si accumula, piatto, e diventa routine: lui sa sfarinare questo monolite di tempo compatto e spezzettarlo in tanti piccoli atomi. Un libro da tenere sul comodino. Sempre.  Davide Mele

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