Belle Vere
Candice Huffin, la prima modella “curvy” sul Calendario Pirelli
16:45
E se parliamo di Curvy Revolution, un motivo c’è: la magrezza non è più di moda. E a confermare questa tendenza ci pensa lui, The Cal, il Calendario Pirelli. Una svolta per questo mitico calendario che, anno dopo anno, anticipa e impone i comuni canoni della bellezza scegliendo quali top model mettere in posa per i più grandi fotografi del mondo: per la prima volta dopo 42 anni, ad essere immortalata dal fotografo Steven Meisel, con la collaborazione della stylist Carine Roitfeld, c’è anche una modella plus size. Si tratta di Candice Huffine, ex testimonial per Elena Mirò, attuale volto della campagna di Fiorella Rubino, americana, 29enne e dalle misure che non lasciano dubbi: 96-83-108 per 1 metro e 80 di altezza e 90 chili di peso.
Eppure lei è parsa perfettamente a suo agio davanti all’obiettivo, proprio come le altre sue colleghe (tra cui Adriana Lima, Isabeli Fontana, Raquel Zimmermann, Natalia Vodianova), perché il ritrattista danese d’elezione le ha fatte sentire belle, importanti, perfette. E non era facile.
Eh sì, perché l’edizione 2015, che è stata scattata a New York lo scorso maggio, propone un mood feticista: il look delle dodici modelle protagoniste è fatto di guêpière e bustier di latex, e le scelte iconografiche rimandano a un immaginario erotico dove si mescolano i riferimenti alle icone, da Brigitte Bardot a Jerry Hall, e gli stereotipi sexy, dalla pin-up alla catwoman, fino alla (solo apparentemente) innocente marina retta.
Insomma, Candice nel fashion system è già una star (copertina di Vogue in America, Italia e Francia), ma per il grande pubblico la sua presenza su questo set, il più glamour del mondo, rappresenta un messaggio di rottura. «Sono consapevole della mia diversità. Anche quando salgo le scale in un posto come questo so che pochi dei vestiti in guardaroba mi entreranno. Ma nessuno mi fa sentire a disagio per la mia taglia. Non ho ascoltato commenti del tipo “Sta arrivando la ragazza oversize”, cioè più grossa della norma. Sono come loro, solo con qualcosa di più che la gente è pronta a vedere». Azzurra Patriarca
Eppure lei è parsa perfettamente a suo agio davanti all’obiettivo, proprio come le altre sue colleghe (tra cui Adriana Lima, Isabeli Fontana, Raquel Zimmermann, Natalia Vodianova), perché il ritrattista danese d’elezione le ha fatte sentire belle, importanti, perfette. E non era facile.
Eh sì, perché l’edizione 2015, che è stata scattata a New York lo scorso maggio, propone un mood feticista: il look delle dodici modelle protagoniste è fatto di guêpière e bustier di latex, e le scelte iconografiche rimandano a un immaginario erotico dove si mescolano i riferimenti alle icone, da Brigitte Bardot a Jerry Hall, e gli stereotipi sexy, dalla pin-up alla catwoman, fino alla (solo apparentemente) innocente marina retta.
Insomma, Candice nel fashion system è già una star (copertina di Vogue in America, Italia e Francia), ma per il grande pubblico la sua presenza su questo set, il più glamour del mondo, rappresenta un messaggio di rottura. «Sono consapevole della mia diversità. Anche quando salgo le scale in un posto come questo so che pochi dei vestiti in guardaroba mi entreranno. Ma nessuno mi fa sentire a disagio per la mia taglia. Non ho ascoltato commenti del tipo “Sta arrivando la ragazza oversize”, cioè più grossa della norma. Sono come loro, solo con qualcosa di più che la gente è pronta a vedere». Azzurra Patriarca
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