ilCurioso Magazine - Itinerari, Degustazioni, Eventi

IL MAL DI SCHIENA: UNA NUOVA PROSPETTIVA TERAPEUTICA

È comprensibile assumere un atteggiamento di incredulità nel considerare le influenze che la mente e le emozioni possono esercitare sulla ...

È comprensibile assumere un atteggiamento di incredulità nel considerare le influenze che la mente e le emozioni possono esercitare sulla nostra vita. Eppure affidarsi solo allo strumento straordinario che è la razionalità, per interpretare e vivere la vita è di per sé un limite. Un disagio, un dolore proveniente dalla schiena, non è mai qualcosa che proviene dall’esterno come una sfortuna che capita o un qualcosa che colpisce a caso. È invece il modo con cui il corpo ci comunica che qualcosa non è in sintonia con noi, che qualcosa merita la nostra attenzione. Avere una schiena sana e forte è sintomo di una vita serena ed equilibrata. Infatti è fondamentale considerare i cambiamenti emotivi e posturali che avvengono quotidianamente, nella cura non solo di un mal di schiena, ma di qualunque malattia. La colonna vertebrale è il nostro terreno in cui siamo piantati. La vita viaggia attraverso la colonna e le sue vertebre. Un approccio psicosomatico è utile per capire che a volte è il carico di emozioni e sentimenti quello che può causare dolori alla colonna. Una lettura psicosomatica del mal di schiena può aiutare a comprendere le cause più profonde del disagio.

 IL MONDO SULLE TUE SPALLE
La colonna vertebrale può essere considerata l'espressione fisica di quella forza che ci consente di affrontare le diverse situazioni della vita. È la capacità di mantenerci saldi contro le avversità, associata anche al concetto di rettitudine e di equilibrio. La colonna vertebrale è la sede principale della capacità di sopportazione. Su di essa, infatti, scarichiamo i pesi fisici ma anche quelli emotivi: non è un caso che soggetti ansiosi, stressati, perennemente tesi o sulle difensive patiscano frequenti contratture. Molti problemi alla schiena nascono anche da una sopravvalutazione dei propri limiti. Ci si carica di impegni e di responsabilità, poi ecco comparire quel blocco alla schiena che ci costringe a fermarci, a prenderci quella pausa che altrimenti non ci saremmo mai concessi. Sono più a rischio le persone che hanno uno spiccato senso del dovere, portate a un altruismo eccessivo e al sacrificio, persone che non si concedono momenti di svago. È importante quindi imparare a capire che, per esempio, il nostro "si" a un lavoro troppo impegnativo o a una responsabilità che non ci sentiamo pronti a sostenere potrebbe tradursi in un "no" espresso invece dal nostro corpo, incapace di mentire.

DARSI DEI LIMITI È PARTE DELLA CURA
Comprendere questo significa che dobbiamo prendere in considerazione che la possibilità di tornare in salute è nelle nostre mani. Infatti porre dei limiti, comprendendo cosa siamo disposti a tollerare e cosa no, cosa siamo in grado, anche praticamente, di affrontare e cosa no, è una parte importante del percorso di guarigione. Chi si sforza e chi resiste ad oltranza, rischia col tempo di entrare in uno stato di tensione permanente che ha ricadute fisiche, in particolare sulla schiena. Con le terapie olistiche si completa il lavoro che può fare un osteopata, un fisioterapista, o un massoterapista, in quanto si mette in luce quella parte emozionale che è diventata dolore fisico e che spesso sottovalutiamo. Tra le più conosciute, per trattare problematiche alla colonna, ricordiamo la terapia cranio sacrale, la reflessologia plantare, l’auricoloterapia, ma anche i fiori di Bach che lavorando sul piano emozionale riescono a lasciar andare le tensioni emotive. Maria Grazia Nicolella

ALTRE NOTIZIE CHE TI POTREBBERO INTERESSARE

0 commenti

Post più popolari