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La natura vista dall’obiettivo di Michele De Simone

Dal 4 marzo al 30 Aprile, il Cinema Virgilio di Bracciano ospiterà “Ecuador” di Michele De Simone, un reportage fotografico che raccoglie l...

Dal 4 marzo al 30 Aprile, il Cinema Virgilio di Bracciano ospiterà “Ecuador” di Michele De Simone, un reportage fotografico che raccoglie l’essenza di questo paese dai colori vivaci e dai paesaggi mozzafiato. Un misto di arte, cultura e tradizioni, reso unico dalla straordinaria bellezza della natura incontaminata.
Si tratta della prima delle sue tre mostre personali in programma, in cui esibirà gli scatti realizzati in occasione di un viaggio in Ecuador, partendo dalla capitale Quito, passando per l'”Amazzonia” (seconda mostra) per arrivare alle meravigliose “Isole Galapagos” (terza mostra).

 
Più che hobby, quella di Michele è una vera e propria passione. E questo è l’intento dei suoi tre momenti espositivi: condividerla con qualcuno, spingere gli appassionati come lui a mettersi in gioco. La sua musa ispiratrice? La Natura con la “n” maiuscola. Perché la fotografia per lui è un mezzo per immortalare attimi trascorsi irripetibili, certo, ma, soprattutto, per catturare qualcosa che esiste ma che diamo per scontato, qualcosa che facciamo finta di non vedere, qualcosa che rimane nascosto solo perché non ci soffermiamo più ad osservare i piccoli miracoli che la Natura ci offre. Stiamo parlando di macrofotografia, quella forma di arte che permette di penetrare particolari invisibili a occhio nudo, di conoscere il mondo nei suoi dettagli più nascosti.

Gli capita di realizzare foto in b/n o in seppia, ma le sue preferite sono a colori, perché la natura è un esplosione di tinte vivaci in perfetta armonia tra di loro.
Il soggetto più CURIOSO che hai mai ritratto? Un insetto stecco bicolore rosso e nero. Ma lo scatto a cui è più affezionato, è quello che ritrae una garzetta a cui è riuscito ad avvicinarsi mimetizzandosi e armandosi di tanta pazienza, catturando così uno dei momenti più emozionanti della sua vita.
E sì, lui preferisce la fotografia digitale al vecchio rullino: un’arte costruita ma nuova, grazie alla quale, in post produzione, si è in grado di fare cose prima impensabili, così come sfruttare i numerosi accorgimenti tecnici utilizzando sofisticate attrezzature. Gli piace documentarsi, studiare, tenersi aggiornato e adora i libri di Michael Freeman.
Chissà, forse un giorno il suo sogno nel cassetto si avvererà e la redazione di National Geographic si accorgerà di questo nostro talento!  Azzurra Patriarca

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