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VIAGGIO NEL PAESE DI ECOMONDO

Mi ricordo quando ero bambina... ogni volta che dovevo gettare nella spazzatura qualcosa, me la guardavo, convinta che quella cosa potesse...

Mi ricordo quando ero bambina... ogni volta che dovevo gettare nella spazzatura qualcosa, me la guardavo, convinta che quella cosa potesse ancora servirmi. Con il crescere, ho sviluppato questa, chiamiamola "sensibilità", verso le materie cosiddette da riciclo. Riutilizzare oggetti e materiali destinati alla discarica, sta diventando un vero e proprio stile di vita.
Andando a visitare, alla Fiera di Rimini "ECOMONDO", la grande rassegna degli EcoProduttori italiani, mi sono sentita Alice nel paese delle Meraviglie! Ecomondo, per chi non lo sapesse, è la più accreditata piattaforma per il bacino del Sud Europa e del Mediterraneo per la valorizzazione e il riuso dei materiali e per la grande industria del futuro, denominata anche Green Economy, che deve il suo successo ad una giusta e proficua unione della dimensione commerciale e di quella scientifica con particolare spazio all'INNOVAZIONE. Tutto sul ciclo completo del rifiuto con le ultime tecnologie in fatto di riciclo, in tutti i campi, dall'agroalimentare ai materiali ferrosi, da quello industriale a quello agricolo fino al riciclo nel mondo delle costruzioni, quello del trattamento e riuso delle acque e i fantastici spazi dedicati alla città ideale sostenibile.
In particolare visitare l'area espositiva dedicata agli EcoArtisti che producevano le loro opere nel carcere, mi ha affascinata. Non solo per il suo aspetto etico quanto per l'immagine di persone che, pur avendo commesso degli errori nella loro vita, oggi, in prigione, hanno la visione e lungimiranza di dedicarsi ad una causa comune. Il bene del pianeta.
Ma questo è solo l'inizio perché EcoMondo è il salone espositivo più variegato che io abbia mai visitato: stupende creazioni di stilisti italiani che, da un pneumatico, ti tirano fuori un abito di alta moda! Divino! Macchinari che smistano i rifiuti con un raggio ad infrarossi...sembra impossibile. La tecnologia si faceva sempre più innovativa mano mano che mi immergevo in quel mondo sconosciuto. Ho potuto persino assistere ad una fornace che forgiava al momento davanti agli occhi delle persone incuriosite, oggetti in vetro, ovviamente riciclato (giunto dai bar e ristoranti presenti nella fiera). Pensare che, a casa, quell'oggetto è "solo" un soprammobile di vetro, destinato ad impolverarsi, mi ha fatto riflettere che davvero, abbiamo bisogno di più consapevolezza, più curiosità e rispetto per il mondo che, ogni giorno, ci ospita... senza volere nulla in cambio.
Il Salone ovviamente è anche meta di molti uomini d'affari e addetti del settore. Ma ai miei occhi sono sembrati più belli e meno grigi! Lavorare nel settore ambientale, fa diventare belle le persone! Questo ho visto negli occhi dell'uomo che faceva la dimostrazione di giocattoli fotovoltaici... con quella lampadina in mano, sembrava avesse una bacchetta magica in grado di far muovere le cose! Ma era "solo" luce. Tante le aziende italiane che, specializzate nella green economy, esponevano le ultime tecnologie pronte a triturare, pressare e impacchettare, quello che noi tutti buttiamo via. Sono loro che ci aiutano, ogni giorno con un passo in più a rendere più sostenibile in futuro del mondo!


L'avrete capito, sono rimasta affascinata, persino dalla zona ristoro, curata dalla Provincia autonoma del Trentino Alto Adige, dove tavoli e sedie erano tutte in cartone pressato. Il tavolo apparecchiato e al centro, una mela. Che sarà mai, direte! Ma avete mai visto una mela, da sola, al centro di una tavola apparecchiata? Loro hanno, nella loro cultura, un'alta considerazione di loro stessi, dei loro prodotti e quella mela, faceva sfoggio di tutta la sua semplice bellezza a tal punto che, i visitatori, la guardavano come se fosse un UFO! LA SEMPLICITA' DELLE COSE... CI RENDE RICCHI. Mi sono sentita ricca mentre giravo tra gli espositori, parlavo con loro, chiedevo e loro, gentilissimi, rispondevano ad ogni mia domanda. E come "Alice nel Paese delle Meraviglie", ho dovuto provare! Provare il divanetto realizzato con i pneumatici dei camion, le sedie e gli sgabelli in cartone pressato, provare ad infilare la mano in un sacco pieno di gomma triturata pronta ad essere smaltita per essere riutilizzata, provare a fingermi interessata davanti ad un marchingegno enorme, dai mille tubi e fili colorati senza sapere alla fine, cosa fosse e cosa facesse di così grandioso!

Tutta quella gente, quei visi, mi hanno fatto pensare di non essere la sola a vedere una grande opportunità per cambiare... una possibilità per il nostro futuro... un futuro migliore. E pensare che siamo ancora in tempo per modificare i nostri atteggiamenti, le nostre abitudini. Siamo in tempo! Grazie Rimini al prossimo anno!

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